Commenti conseguenti alla lettura dell'articolo "Alla ricerca del principio alfabetico" (visualizzabile nella sezione Approfondimenti Dislessia di questo sito), provenienti dai vari canali di comunicazione web di Pensare Oltre.
Simona, 2013
"Ho avuto l'immensa fortuna di aver frequentato l'istituto magistrale. Il mio
insegnante di pedagogia e didattica era un uomo straordinario, grande filosofo e
uomo di cultura. Ci ha insegnato e fatto assimilare l'amore per l'arte di insegnare, il
rispetto verso il fanciullo che cresce e che per crescere ha bisogno di essere amato,
ha bisogno di pazienza, di essere rispettato nella sua diversità e nella sua bellezza
interiore, compresa di sensibilità, spirito critico, fame di conoscenza!! Sono
fortunata perché ho avuto il buon senso di far conoscere a mia figlia le lettere, i
fonemi, i numeri, come una sorta di gioco. Non mi importa che a 4 anni conosca le
lettere e le sappia leggere, la cosa che mi importa è che abbia conosciuto un poco
alla volta il magico mondo dei segni che rappresentano la realtà! Così a scuola non
dovrà “subire” il nuovo metodo didattico ASSOLUTAMENTE SBAGLIATO!!"
Cristiano 2013
"Questo è assolutamente vero e, purtroppo, ho avuto modo di constatarlo anni fa
quando mia figlia frequentava la 1° elementare. Per fortuna sono intervenuto in
tempo applicando il vecchio e sano metodo alfabetico. La cosa assurda è che la
maggior parte degli insegnanti si rendono conto che questo metodo non funziona
ma sono legati ai “programmi ministeriali” e non possono fare molto per rimediare.
La cosa triste è quando i bambini, rovinati da questo sistema di insegnamento folle,
vengono bollati come malati e indirizzati ad assurde terapie farmacologiche."
Sara 2013
"Mannaggia come è vero! Mi sono trovata nella stessa situazione dove la seconda
settimana di scuola la mia bimba doveva scrivere una pagina di nome e cognome in
corsivo e mi sono trovata sola a lamentarmi del compito, ma tutti mi rassicuravano
che il metodo funziona! Risultato... Iniziamo la terza, odiamo leggere e la scuola,
non azzecchiamo una doppia! Ma alla fine finiremo le elementari anche noi!"
Tiziana 2013
"NONOTESTILNIOVITA E VIVOIO DENE... ecco come scrive oggi mio figlio, che
frequenta la seconda elementare. Dalla prima settimana sono stata dubbiosa sul
metodo usato dall'insegnante, poiché i bambini scrivevano da soli il compito
(copiando dalla lavagna) già dalla prima settimana. Hanno scritto dai primi giorni
paroline lunghe (molto stampatello, nei 2 caratteri), e dopo circa 30 giorni
dall'inizio della scuola gli è stata assegnata la lettura di una pagina del libro;
premetto che mio figlio non ha fatto quasi per niente la prescrittura all'asilo e che,
a detta della maestra, ed io confermo, il piccolo in prima è partito da sotto zero.
Risultato: dopo tre mesi dal primo giorno di scuola mi ha parlato di "maestra di
sostegno" per lui... e, a gennaio, mi ha detto che il bimbo doveva essere visto da un
neuropsichiatra perché era DISGRAFICO, e che non stava mai composto nel banco.
Nel frattempo lei, per aiutarlo, ha fatto fare al piccolo un programma a parte di
prescrittura e non l'ha fatto più leggere, facendogli pensare che non ne fosse
capace! E rendendolo spettatore dei progressi dei compagni... Risultato? Ansie in
famiglia, mio figlio? DEMOTIVATO, ARRABBIATO, FRUSTRATO!...
Oggi è ancora sotto osservazione dalla neuropsichiatra (test intellettivi superiori
alla norma) che, dalla fine di giugno, ha rivisto il bimbo la prima settimana di
settembre, e mi ha detto: "Questo bimbo ha fatto dei passi da gigante sia nella
lettura che nella scrittura". COME HA FATTO A MIGLIORARE da giugno a settembre,
visto che in quel periodo non c'è scuola???
Con l'aiuto dei quaderni vecchi della sorellina, mi sono resa conto che il metodo
usato dalla maestra di mia figlia era assolutamente diverso: una letterina veniva
scritta e riscritta per quattro pagine associata a brevi paroline e seguita poi dalle
sillabe, ad es.: P PA, PE PI, ecc… Mi sono informata su internet e ho trovato alcuni
suggerimenti su come approcciare, motivare e gratificare il mio piccolo, e ci sono
stati significativi miglioramenti. Soprattutto è migliorato il momento dei compiti,
che prima era una guerra!!
Mi rendo conto che C'E' ANCORA TANTO DA FARE, ma resta il fatto che, anche se
c'è stata una presa di coscienza da parte dell'insegnante su qualche errore
commesso, sono convinta che lei abbia ancora molti PREGIUDIZI e comunque il
METODO è SEMPRE QUELLO! Sono molto combattuta se far cambiare o no la
scuola a mio figlio, anche perché ho paura di trovarmi in una situazione peggiore!!
GRAZIE a PENSARE OLTRE che avvale la mia teoria, cioè che mio figlio è VITTIMA DI
UN METODO! ...Però io piccola piccola come posso affrontare il gigante
SISTEMA???
Alessandra, 2013
"Sono stata fortunata, con il terzo figlio la sua maestra ha adottato l'alfabeto... ho
tirato un sospiro non mi sembrava vero! Ho dovuto lottare con gli altri figli e
continuo a farlo a favore dei figli non miei. Perché non riescono a capire quanti
danni fanno con il metodo globale? Ma....."
Barbara, 2013
"Io ci sono passata in prima persona con mio figlio, circa 8 anni fa... diagnosi:
dislessico‐discalculico! ..."dovrà fare sedute di logopedia/insegnante di sostegno
ecc..."..."non imparerà mai a leggere e scrivere senza fare errori!" Dopo una presa
di coscienza sull'accaduto mi sono documentata per bene, ho capito che il tutto era
un'enorme business senza reali conferme scientifiche, che pendeva sulla testa dei
bambini/ragazzi etichettandoli per sempre! Mi sono battuta, ho cambiato scuola a
mio figlio e l'ho fatto togliere da questo sistema/circolo senza uscita, faticando, è
stata dura, ma alla fine ho vinto! Dato che abbiamo cambiato comune di residenza,
questo ha coinciso con l'inizio della prima media di mio figlio. Non c'è stato nessun
passaggio di informazioni da scuola a scuola e nessuno si è "ACCORTO" che lui
fosse dislessico (perché non lo era)... Morale della favola sta facendo le superiori,
sa leggere e scrivere senza fare errori, sulla matematica è un disastro perché la
odia, come la sottoscritta!"