Pensate al futuro dei vostri figli. Rifiutate qualsiasi certificazione

  • Posted on:  Giovedì, 25 Ottobre 2018 13:21
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Tutto è cominciato in un asilo di un comune dell'Alta Valdera, colline Pisane, dove abitiamo. Io sono per metà italiana e per metà svizzera, ho vissuto a Lima, in Perù, per una parte della mia vita. Io e mio marito abbiamo scelto di vivere in questo per far crescere la nostra famiglia immersa alla natura.

I problemi sono cominciati appena abbiamo scelto di portare i nostri figli in uno dei due asili del comune. Nostro figlio, di carattere riservato, diffidente verso gli sconosciuti, allegro e pronto a nuove esperienze, nostra figlia sempre di buon umore, allegra e positiva. Durante il terzo anno di scuola primaria abbiamo improvvisamente notato in nostro figlio un malessere sempre maggiore. I bambini ci iniziarono a raccontare che a volte venivano puniti da una delle suore o dalla maestra. Nostro figlio di carattere riservato veniva trattato a volte come "asino", umiliato e offeso. Alla fine nel mese di Gennaio abbiamo cambiato scuola ai nostri figli. Ho notato che in altri paesi anche questo era una prassi. E un genitore che insegna determinate cose a suoi figli rimane stupito di tali modalità. Più tardi, in un racconto di classe, in italiano, nostro figlio ha raccontato nei dettagli quello che subì in quella scuola. Un racconto che scioccò la sua Professoressa: offese gratuite, venne messo in piedi su una sedia davanti ai compagni, ceffoni sulla testa, insulti nei miei confronti in quanto straniera, terribili punizioni. Nostro figlio, intimorito e sempre più chiuso, venne bullizzato da certi compagni durante la scuola primaria, somatizzando con mal di pancia e mal di testa. Aveva perso autostima. Anche durante la scuola prima e le scuole medie i problemi sono continuati.

In seconda media, a cena, nostro figlio ci racconta di aver sentito la professoressa di italiano e la docente di matematica parlare di lui circa una possibile DSA. Pochi giorni dopo sono stata chiamata da loro e mi dissero che avevano riscontrato "forse DSA e discalculia" dandomi nome e numero cellulare di una neuropsichiatra per fissare un appuntamento per test e certificazione. Mi rassicurarono dicendomi che non era un problema e che c’erano più di cento allievi con questi "disturbi". Io e mio marito abbiamo deciso di comune accordo di cambiare per l’ennesima volta la scuola a mio figlio. Appena arrivati nella nuova scuola media i docenti erano già stati informati sui “disturbi” di mio figlio dal precedente istituto.

A consolare la nostra disperazione siete arrivati voi di PENSARE oltre! Abbiamo diffidato i due istituti, pena una denuncia, di esercitare test di qualsiasi tipo a scuola, in modo da evitare qualsiasi tipo di certificazione.

Stessa odissea anche per nostra figlia: alle media la professoressa di italiano, storia e geografia insinuò che era "dislessica". In entrambi i casi ho notato, invece, parecchi “disturbi” nell’insegnamento:
- i metodi di scrittura e lettura creavano confusione. Notai che i miei figli avevano problemi con certe consonanti nel corsivo e scrivevano in stampatello. Allora, spiegai loro l'importanza di imparare bene la differenza tra lo stampatello e il corsivo e cercai di insegnarglielo con lettura ad alta voce e scegliendo dei libri per migliorare il vocabolario;
- la matematica veniva insegnata in modo complicato. Sono stati abbandonati i metodi semplici ma efficaci del passato;
- palesi atteggiamenti di favoritismo verso parentele e divergenza di atteggiamento verso bambini stranieri o nei confronti di studenti problematici.

Negli anni ho trovato maestre e professori che spiccavano in mezzo ad altri per la loro passione. L'uso (o abuso) delle certificazioni lo conoscevo perché diffuso all'estero (in particolari in Paesi anglofoni), mai mi sarei immaginata che venisse anche qui.

Ora i nostri figli frequentano le scuole superiori, sono sereni, ha recuperato la loro autostima grazie alla perseveranza mia e di mio marito. Molti loro compagni con certificazioni hanno perso la voglia di studiare a causa di genitori che hanno fatto altre scelte. Ritengo che sia necessario cambiare metodi e proteggere i bambini da qualsiasi certificazione.

Continuo a diffondere il messaggio di PENSARE oltre. Non finirò mai di ringraziarvi, con le vostre informazioni avete salvato il futuro dei miei figli.

Letto 3915 volte Ultima modifica il Martedì, 11 Dicembre 2018 15:33

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