Commento estratto dai canali di comunicazione di Pensare Oltre
Anna Brigandì, Presidente dell'Associazione Pedagogisti Educatori Italiani della regione Sicilia – 2013
"Come ho già detto in altre occasioni, sto maturando l'idea che la somministrazione di psicofarmaci sia l'elettroshock degli anni 2000. Una barbarie che ti spegne il cervello e danneggia l'organismo! La tecnica è diversa, ma il risultato non cambia...
È abbastanza diffusa la "credenza" e la "costruzione socioculturale" della funzione curativa di un fantomatico disturbo, da parte dell'approccio psichiatrico e farmacologico (mediante l'assunzione di psicofarmaci anche da parte dei bambini).
Forse la voce dei pedagogisti, negli ultimi anni, è stata debole rispetto a tematiche concernenti aspetti educativi, pur essendo proprio la pedagogia la scienza dell'educazione in grado di considerare l'infanzia come una risorsa ed un'opportunità che necessita dei suoi graduali tempi di crescita e di maturazione.
Ma adesso, come professionisti dell'educazione, abbiamo deciso di far sentire con maggiore determinazione la grande valenza e genuinità dell'istanza pedagogica.
Vogliamo garantire più pedagogia a tutti i bambini (e non solo), predisponendo le condizioni per un intervento educativo, preventivo e promozionale delle risorse e potenzialità insite in ciascuna persona. È cominciato il percorso di coscientizzazione degli effetti deleteri della dilagante ottica patologizzante, anche di aspetti che spesso sono riconducibili alle caratteristiche individuali di ognuno di noi. Per concludere "non è mai troppo tardi per andare oltre" e, noi pedagogisti potremmo aggiungere, intervenire al fine di informare la società di quella che è la nostra prospettiva pedagogica, perché in grado comprendere i bisogni insoddisfatti o dei disagi, che spesso a causa di una NON o MALA EDUCAZIONE vengono letti o addirittura trasformati come disturbi."