di youreduaction
Esistono diversi tipi di intelligenza, di conseguenza differenti modi per esprimere le proprie capacità cognitive. La scuola per molti anni ha contemplato una sola metodologia di apprendimento e ha seguito quella strada senza sollevare dubbi sull’efficacia di una didattica che oggi appare limitata e limitante. Soprattutto limitante, per tutti i discenti che naturalmente hanno un tipo di apprendimento che da questa di discosta. I bambini non imparano allo stesso modo. Ma ovviamente la stessa cosa vale anche per gli adulti.
Oggi sembra evidente che esitano stili e ritmi differenti di apprendimento, e che nessuno di questi sia meglio o peggio degli altri. Stessa cosa per metodo e memoria. Proprio per questo motivo, è normale anche ripensare le metodologie di insegnamento, al fine di trovare la strada più inclusiva.
Quante volte, per esempio, un bambino non capisce qualcosa, oppure lo comprende in parte o nel modo sbagliato? Difficilmente i bambini ammetteranno in classe e a voce alta di non aver capito, e in questo modo resteranno indietro oppure fermi nel processo di apprendimento e nel programma scolastico. Diventa quindi importante, indispensabile, colmare la lacuna o eliminare l’ostacolo.
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