Chiunque abbia visitato uno dei gruppi, blog o siti in cui si discute l’argomento dei “disturbi specifici dell’apprendimento”, ha avuto modo di osservare l’esistenza di una disputa tra genitori e insegnanti. Molti genitori accusano gli insegnanti di non essere a conoscenza dei DSA, della legge 170 e di come dovrebbero operare nei confronti dei ragazzi certificati. Spesso i toni di tali accuse sono molto forti; altre volte, quando provenienti dagli addetti ai lavori, psicologi, logopedisti, ecc., sono in apparenza più cordiali ma comunque sempre incisivi. Leggendo questi commenti sembrerebbe che sia in corso una guerra tra sostenitori dei “disturbi” e insegnanti incompetenti. I genitori dei bambini certificati si lamentano per i diritti negati e gli insegnanti sarebbero gli ignoranti che non comprendono il problema.
Sembra tutto molto logico e ovvio, ma c’è qualcosa che non quadra. Leggendo differenti articoli in vari siti che sono gestiti da psicologi, neuropsicologi e neuropsichiatri, si nota che una delle frasi spesso utilizzate per descrivere la “dislessia” o gli altri “disturbi” è la seguente: “un tempo questi bambini erano considerati asini”. Naturalmente erano gli insegnanti di un tempo a fare queste affermazioni. I siti che divulgano tali affermazioni sono gli stessi che promuovono le teorie sui “disturbi” e fanno notare quanto aiuto possa essere offerto a questi bambini da psicologi e altri addetti ai lavori.
I veri fomentatori di questa disputa restano nascosti, ma il loro obiettivo è creare le condizioni per poter intervenire sui bambini che hanno difficoltà, con le diagnosi dei vari “disturbi”. Gli insegnanti non collaborano? Nessun problema, un po’ di propaganda su di loro e appariranno come i cattivi che ostacolano l’aiuto.
A tutto ciò si assomma la promozione della didattica moderna, il Metodo Globale, l’insegnamento della scrittura con lo stampatello, ecc., che non è di stampo pedagogico classico ma psicologico. Così abbiamo una guerra apparente e un declino dell’istruzione. Troppi bambini hanno difficoltà, la scuola sta fallendo e chi pone rimedio? Gli stessi creatori delle difficoltà! Coloro che hanno generato una didattica demenziale ora offrono la soluzione. Così ai bambini viene insegnato a leggere col Metodo Globale (o con uno dei suoi vari derivati), che è stato ideato per insegnare la lettura ai sordi e, quando falliscono, viene offerta loro come soluzione la sintesi vocale che, come ben sappiamo, è uno strumento per i non vedenti e non per chi ha un’ottima vista.
Dovrebbe esistere una buona armonia tra genitori e insegnanti. Fatta eccezione per quei casi isolati di insegnanti negligenti e genitori apprensivi, la maggior parte di loro vogliono una buona educazione e istruzione per i bambini. Ma qualcuno ha rovinato l’armonia che un tempo esisteva, anche se non si può negare che fossero presenti delle difficoltà.
Chi semina zizzania ha successo solo finché non viene scoperto.
Un buon metodo per scoprire chi ha generato tutto ciò?
Chiedi una diagnosi medica oggettiva. Continua a chiederla finché non arrivi al vertice, a coloro che hanno inventato la teoria neurobiologica e hanno interesse a spacciarla come verità. Se fai questo, scoprirai che ci sono altri “cattivi” che non vogliono che si aiutino i poveri bambini. Chiunque si oppone alle indimostrabili teorie della natura neurobiologica dei “disturbi”, è un bersaglio.
Articolo di Francesco Elce