E tu che nota sei?
Per mia deformazione personale e professionale ho imparato nella vita ad analizzare ed interpretare i tratti e peculiarità degli individui come solitamente approccio con la musica: analizzo le anime come un brano musicale, cercando di coglierne gli aspetti principali, quelli evidenti e rilevanti, senza mai trascurare l'armonia completa dell'essere, andandone a scoprire soprattutto le sfumature sottili.
Lasciandomi assorbire dalla musica subito l'orecchio viene catturato dalle note forti, quelle dominanti, gravi o acute, da quelle insomma che conferiscono carattere, corpo e struttura al brano....imprescindibile l'analisi del ritmo portante che ne stabilisce andamento e, se ben calibrato, il giusto appeal.
Queste le caratteristiche evidenti... Ma gli armonici?
Beh il mio orecchio è curioso e, tra accordi e note di passaggio, inesorabilmente vado a scovare quelle più lontane, quelle sottese, sussurrate, quelle che, se non sai che nascono ad una frequenza lontana e sottile, non cogli e perdi!
Sono proprio quelle note che mi incuriosiscono e lanciano una sfida...si quelle note devi cercarle, non sono evidenti, non sono prime donne sfacciate dai contorni definiti. Sono armonici appunto, un limbo sonoro in perfetto equilibrio di dinamiche sfumate, senza il quale l'armonia di un brano non esisterebbe!
Ecco presto fatto il parallelo ed il mio personalissimo confronto tra note vs anime: note gravi o acute, anime forti e ben riconoscibili. Le note di passaggio sono anime in evoluzione. Gli accordi? Semplice! Anime equilibrate che sanno fare squadra tra loro.
E finalmente arrivo agli armonici:anime delicate ed in divenire, difficili da approcciare e riconoscere ma non per questo da catalogare diverse, disturbate o disabili...
La questione è tutta nell'approccio e nella volontà ed interesse a comprendere ciò che non è subito evidente!
Con Luca ho voluto cogliere tutte le sue sfumature comportamentali e caratteriali e mi sono accorta che in lui sono presenti tutti i tratti peculiari del mondo musicale, dai moti gravi ed irruenti a quelli acuti e quasi fastidiosi o cacofonici…
Ma tra pause, cambi di ritmo ed umore, sono assolutamente i suoi armonici a renderlo l'individuo che è: impegnativo e a volte dissonante, intellettivamente turbolento ma assolutamente privo di deficit psico- fisici tangibili e rilevabili empiricamente.
Non c'é la nota giusta o quella sbagliata
C'é la musica di vita dove ognuno suona un'armonia di stili, risonanze ed effetti differenti che creano emozione, contrapposizione, dodecafonia...
Nella grande orchestrazione giocata della vita Luca risulta un bimbo speciale e realizzato, esattamente in armonia con l'armonico che è!
E tu che nota sei?
A presto
Delia