Disturbi dell'apprendimento? La risposta di una madre.

  • Posted on:  Martedì, 10 Giugno 2014 07:35
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Disturbi specifici dell'apprendimento? La risposta di una madre che ha voluto Guardare e PENSARE oltre.

Pubblichiamo inedita la sua esperienza.

 

"Siamo giunti quasi alla fine dell'anno scolastico, facendo un confronto con l'anno precedente posso dire di essere stata fortunata per aver conosciuto il movimento culturale Pensare oltre Onlus, che mi ha dato le informazioni necessarie per poter ponderare una scelta che si è rivelata risolutiva e fondamentale per la serenità e l'opportunità di crescita di mio figlio. Ho deciso di non accettare nessuna diagnosi o etichetta per il mio bambino e i risultati positivi mi confermano di aver fatto la scelta giusta!

L'esperienza personale mi ha portata a delle riflessioni che ritengo di dover condividere con gli altri: Francamente ritengo che medicalizzare la scuola crei più problemi di quelli che dovrebbe risolvere. Le diagnosi dei DSA vengono generalmente fatte verso la fine della seconda o l'inizio della terza elementare quando il bambino è già stato danneggiato dai metodi d'insegnamento e quando è gia abbastanza frustrato e bloccato nella sua evoluzione, perché quanto più a lungo i bambini restano imprigionati nelle etichette e diagnosi più la situazione precipita.

Il mio messaggio e appello va a voi genitori: evitate che vostro figlio si trascini per anni queste etichette e presunte diagnosi fittizie perché nel frattempo avrà accumulato incomprensioni, frustrazioni e proteste peggiorando al punto che rischia gli siano attribuiti anche altri "disturbi".

Nella mia esperienza personale il problema disturbi è stato abbondantemente anticipato, dato che l'isegnante a iniziato a fare le sue "diagnosi " al secondo mese della prima elementare, questo paradossalmente in seguito si è rivelato un bene, perché ho avuto il tempo di informarmi e di agire prima che la situazione precipitasse ulteriormente.

Fare il genitore e l'insegnante non è sempre facile, spesso usiamo metodi e approcci sbagliati senza neanche rendercene conto, molti genitori vengono confusi dalle teorie degli "addetti ai lavori", perdendo di vista l'individualità e l'unicità del bambino che spesso assume un comportamento difficile proprio per le incomprensioni che lo circondano.

Molti cosiddetti "esperti" comunque brancolano nell'inconsapevolezza, almeno quanto tanti genitori ed anche di più: il tema li tocca nella mente solo da un punto di vista professionale, loro non valutano la totalità di un essere, che è tutta un'altra cosa;

Fanno valutazioni con fredde e sterili domande e con miseri test diagnosticano le potenzialità di un bambino che viene messo continuamente sotto esame.

Invito a non cercare il problema nel bambino, ma a guardare da un punto di vista differente: invito a fare un 'attenta analisi e valutazione degli ostacoli esterni, familiari e scolastici che possono creare un ambiente sfavorevole per un apprendimento sereno e a capire cosa o chi influisce negativamente sul libero sviluppo del bambino.

Continuare a cercare il problema nel bambino non credo sia la strada migliore per il futuro sereno dei nostri figli. Gentile Pensareoltre vorrei inserire questo scritto nel vostro blog, ma è troppo lungo e non può essere inserito per intero, se volete potete farlo voi".

 

Tizzy ..oltre

Letto 27356 volte Ultima modifica il Lunedì, 21 Gennaio 2019 08:47

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