di Portalebambini.it
Ci sono sempre meno quaderni ordinati e più presentazioni online. Perché succede?
Dopo aver scritto dell’importanza di prendere appunti a mano, generando appunti e costruendo mappe, oggi affrontiamo il tema del corsivo e delle ragioni per cui viene trascurato.
In particolare, vogliamo parlare del corsivo, tema che avevamo già trattato a proposito di calligrafia. Pensare che la tastiera di un computer possa sostituire carta e penna è assurdo, significa cancellare decenni di psicologia infantile: imparare ad impugnare una matita e a tracciare segni sono tappe fondamentali dello sviluppo. Scrivere in corsivo è un atto creativo: non si tratta di teorie da vecchi umanisti, ma di evidenze scientifiche. I ricercatori che hanno messo a confronto chi scriveva utilizzando la penna e chi lo faceva con la tastiera si è reso conto che questi ultimi producevano testi meno originali.
Eppure, ci sono sempre meno quaderni ordinati e più presentazioni online. Perché succede?
“Secondo Novak e Gowin (la scuola) si basa su quattro elementi: insegnamento, apprendimento, curricolo, ambiente. All’insegnamento corrisponde l’insegnante, all’apprendimento l’allievo, al curricolo contenuti e abilità (programmi, materie), all’ambiente spazi scolastici, classi più o meno numerose, libri di testo, laboratori, attrezzature. Secondo questa classificazione, i computer fanno parte dell’ambiente, quindi non si può prescindere dagli altri tre elementi. Dotare l’ambiente di computer non significa affatto penalizzare insegnanti, allievi e curricula”. Umberto Santucci, Apogeonline
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