© Archivio PENSARE oltre.
Quando a tuo figlio viene supposto o diagnosticato un disturbo ti trovi disorientato, non sai esattamente di cosa si tratta. Qualcosa non va? Tuo figlio ha un comportamento o una risposta scolastica differente da quella ritenuta nello standard? In quel caso intervengono segnalazioni o certificazioni con diverse descrizioni e sigle. E tu non sai che cosa fare, non sai che cosa pensare, nell’incertezza, non sai se accettando la definizione certificata lo stai aiutando oppure se stai compromettendo il suo futuro, tu non stai capendo che cosa succede.
Per chiarire questa confusione che genera la diagnosi di migliaia di bambini, come affetti da "disturbi del comportamento" (iperattività e deficit di attenzione...ecc.) o "disturbi dell'apprendimento" (dislessia, disgrafia, discalculia ... ecc.), conoscere la definizione delle parole come Disturbo, Manifestazione, malattia, Sintomo ecc... può aiutare a capire.
Su queste definizioni, da Galileo Galilei per il metodo scientifico, a Rudolf Virchow per la medicina, poggiano saldamente le regole della scienza e della medicina moderna, usata anche ai giorni nostri.
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